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Roccia Ghiaccio Neve
Punto focale

Si è già accennato all’importanza, per un insegnante, di essere coerente: se non si è in grado di dire ciò che si fa e di fare ciò che si dice non si può essere bravi insegnanti. La coerenza è quindi il prerequisito che porta ad essere preparati in una qualunque materia in modo completo. La conoscenza della Tecnica, dei canali d’apprendimento e della Maieutica permette di poter lavorare con precisione sul Punto Focale (PF).

Almeno inconsciamente tutti intuiscono l’importanza di riuscire a individuare con esattezza l’elemento principale che ostacola la riuscita di un movimento o, più in generale, la causa di un qualsiasi problema. Questa va innanzitutto ricercata in uno dei canali di apprendimento e quindi può riguardare, ad esempio, la sfera teorica o quella relativa alla percezione del corpo e dell’equilibrio. Altre volte riguarda la sfera emozionale. Ma prima di addentrarsi in aspetti poco “tangibili”, come quello psicologico, un insegnante dovrebbe essere in grado di risolvere bene gli aspetti del movimento, che risultano più concreti e quindi di più facile riscontro. Ma già riuscire a individuare il PF nel campo del movimento e della tecnica è cosa tutt’altro che facile. In genere ci si ferma su un piano superficiale e non si raggiunge l’obiettivo. Quando questo si verifica, la correzione non dà buoni risultati e non riesce a far migliorare l’esecuzione motoria dell’allievo. Ad esempio, sempre più spesso sento dare il consiglio: “Abbassa i talloni!”, ma non sempre è giusto. Abbassare il tallone in certi casi può significare perdere l’appoggio! In pratica, i talloni troppo alti quasi sempre dipendono dal fatto che il piede non è poggiato correttamente. Di conseguenza, se l’istruttore non se ne accorge e non lo ha ben compreso, il suo consiglio è deleterio e non giunge al centro del problema. La vera causa va quindi ricercata nella non conoscenza del modo giusto di posizionare il piede e, conseguentemente, in una lacuna teorica e pratica dell’insegnante. Un secondo esempio potrebbe chiarire ulteriormente: quando un arrampicatore non riesce a superare un passaggio tende a ricercare la causa in una carenza dell’allenamento, nella scarsa forza fisica, ecc. Molto spesso, invece, la causa dipende dalla difficoltà di trovare il miglior equilibrio: si tratta quindi di una lacuna tecnica. Ma quando le conoscenze non sono complete, è logico ricercare le soluzioni nei propri punti di forza: chi si allena molto nelle capacità condizionali e non nella tecnica, cercherà automaticamente la soluzione nell’unico campo che conosce, non accorgendosi che il problema nasce proprio dall’aspetto che conosce meno. Gli automatismi involontari ci portano a questo.

Per poter individuare il PF occorrono tre elementi:

  • conoscenze teorico/pratiche adeguate
  • capacità di osservare il movimento globale
  • capacità di analizzare il singolo dettaglio particolare

Una volta individuata la possibile causa, si interviene in modo mirato con la tecnica adeguata del Metodo, che “cura” maggiormente e in modo specifico l’errore, permettendo di far comprendere la giusta esecuzione. Quando si individua il PF, avviene qualcosa di molto bello e interessante: immediatamente il problema viene risolto.