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Roccia Ghiaccio Neve
Il Metodo su neve e ghiaccio

I principi che regolano il movimento su neve e ghiaccio sono in comune con quelli relativi all’arrampicata su roccia. Le differenze riguardano sostanzialmente due aspetti:

  • il ghiaccio è un elemento generalmente più uniforme e regolare rispetto alla roccia e non consente l’aderenza
  • gli attrezzi che si utilizzano (ramponi e piccozze) determinano generalmente un assetto frontale alla parete con i piedi di punta (punte anteriori dei ramponi)

Questi due elementi logicamente restringono la gamma di tutti quei movimenti che sono invece possibili sulla roccia: la possibilità di utilizzare su roccia i piedi anche lateralmente, con il bordo interno ed esterno della scarpetta, determina differenti assetti del corpo e quindi un maggior numero di tecniche e progressioni. I pendii classici sono terreno ideale per imparare e comprendere a fondo lo schema incrociato, simultaneo e non simultaneo, uno dei punti di partenza del Metodo.

Conoscere e padroneggiare questo schema motorio permette già di toccare con mano l’efficacia e i valori che sono alla base del Metodo. Innanzitutto si comprende il legame che esiste tra tecnica e capacità, tra sicurezza e velocità di progressione. Grazie alla conoscenza delle tecniche corrette, migliorando quindi le capacità coordinative, ci si muove meglio, si diventa più capaci e quindi si può apprezzare e capire realmente l’attività che si pratica. La conoscenza della tecnica, con la conseguente acquisizione di capacità, permette inoltre miglioramenti generali per l’essere umano: senza un corretto lavoro sul movimento è molto difficile migliorare l’equilibrio psico-fisico e la capacità di comprendere in modo equilibrato tutti gli aspetti che riguardano la scalata, da come ci si muove sul verticale a come ci si comporta in natura, dai criteri di apertura degli itinerari alla chiodatura delle vie, inclusi i valori che sono alla base dell’attività praticata e che si trasmettono soprattutto grazie a un insegnamento di qualità.  

Lo schema di movimento incrociato ha permesso di capire anche in quale posizione è più conveniente e sicuro spostare la piccozza nei pendii, sia quando si sale verticalmente sia nei traversi o in diagonale . Prima della nascita del MC e delle tecniche di base come la Progressione incrociata (simultanea e non simultanea), il movimento in ambio era quantomeno predominante, se non propriamente l’unico conosciuto e utilizzato. L’ambio richiama uno schema motorio più primitivo e, su terreno ripido e verticale, è generalmente meno sicuro e più faticoso.

Grazie alla conoscenza delle applicazioni dello schema incrociato è stato possibile mettere a punto l’innovativa sicura a spalla con schema incrociato al posto della meno efficace e più pericolosa sicura a spalla in ambio, ancora oggi quella normalmente utilizzata. Inoltre, lo schema incrociato costituisce la base per comprendere gli altri schemi di movimento che riguardano le progressioni più evolute, in particolare lo schema di movimento omologo, relativo alla Progressione Fondamentale, e soprattutto la Progressione a Triangolo.